L'ultimo grido

È estate, e Matt Scudder torna nelle strade di New York. Nei bar e nelle mescite, nelle strade buie e nel sangue dei molti morti ammazzati. Torna dai suoi vecchi amici di bevute, Billie Keegan e Skip Devoe, Tim Pat Morissey e Bobby Ruslander, e da Carolyn, che "viene dalla Carolina". E poiché Matt è sempre disposto a far favori agli amici (anche se il suo conto in banca rischia come al solito il collasso), si trova a lavorare per loro. I documenti fiscali di Skip Devoe sono scomparsi, ed è Matt a doverli cercare. La moglie di Tommy Tillary è morta e tocca ancora a Matt tentare di scagionare il marito dai sospetti. Il locale di Tim Pat è stato rapinato, e Matt sente il dovere di cercare chi è stato. Carolyn ha semplicemente bisogno di un amico, ed è Matt a offrirle la propria spalla alla quale appoggiarsi. I compiti di Matt Scudder sono numerosi, come si vede, e si giocano su un tavolo dove la posta è molto alta. Se fossero gli agenti del fisco a ritrovare i libri di Skip, Skip finirebbe al fresco per averli falsificati. Anche la rapina da Morissey è un fatto interno, fra irlandesi. In quanto a Tillary, guai se la polizia venisse a scoprire l'affaire nel quale è impegnato, ora che il cadavere della moglie giace nella loro casa di Brooklyn. Povero Matt. E anche viva Matt.